“Per essere insostituibili bisogna essere diversi” Coco Chanel.
L’ho notato ormai da un po’, sfogliando le pagine delle riviste patinate di moda di tutto il mondo (Vogue Italia, Uk e America; Elle UK, Italia e America; L’officiel ecc…) la sensazione che provo è monotonia, noia. Le prime 20 pagine o poco più sono solo pubblicità ok, chi acquista questo tipo di riviste lo sa e non si aspetta altro, ma sono ormai molti anni in cui sfoglio le prime pagine velocemente e superficialmente. Mi sono resa conto che, chi prima o chi dopo, tutti i grandi si imitano a vicenda, non solo pubblicizzano borse o scarpe simili fra loro, ma spesso anche identiche.
La vera notizia quindi la vai a cercare nelle pagine interne della rivista, dove viene scovato lo stilista emergente che ha l’idea innovativa nella forma e nel materiale.
Negli ultimi tempi però la situazione è peggiorata, ora i grandi imitano i piccoli … L’altro giorno ero in una boutique del centro ed ho notato gli ultimi arrivi della collezione primavera/estate 2013 di una grande marca di moda. Aveva fatto delle borse di tela con una stampa di un’altra borsa sopra (stile V°73). Aveva avuto almeno il buon senso di stampare una borsa della propria collezione autunno/inverno appena passata.
Cosa è successo? I ritmi degli ultimi 20 anni con cui cambia la moda sono stati accelerati così tanto da esaurire la creatività dei nostri grandi ed amati stilisti? Se l’intramontabile accessorio è sempre quello degli anni 50, 60 e massimo 70, ci sarà un motivo!
Ricordo con nostalgia quando erano i piccoli che imitavano i grandi così che tutti, anche chi non se lo poteva permettere era comunque ben vestito. Il buongusto apparteneva un po’ a tutti in questo modo. Ora il dover a tutti i costi raggiungere un fatturato stratosferico ha fatto in modo che se la grande massa va in una direzione i grandi seguono perdendo identità, stile ed originalità. La colpa di questa massificazione e generalizzazione per cui tutti devono fare la borsa della forma che va di moda, è, mi dispiace dirlo, proprio delle case di moda stesse! Il pret à porter è il mezzo con cui gli stilisti hanno portato la moda alla grande massa aumentando i fatturati ma, secondo me, scadendo in originalità e gusto. Ok, non ci possiamo permettere grandi spese e capi griffatissimi? Sono convinta che possiamo avere stile anche senza le sotto marche come Emporio Armani o D&G. Sono sempre in cerca della piccola stilista non ancora famosa ma che ha una linea ed un estro che fanno della mia scelta del suo abito una mia personale caratteristica. Quella cosa particolare che non ha nessun altro e che posso indossare come voglio io!
Forse non era meglio mantenere un po’ più bassi i prezzi dei capi di una prima linea e renderli un po’ più accessibili, ma mantenere buon gusto e stile? La vena artistica è terminata o non si investe sulle nuove leve che portano aria frasca per paura di perdere il potere?
L.
0 pensieri su “QUANDO IL PESCE PICCOLO MANGIA IL GRANDE”
I Do without a doubt greet to the publisher of the piece of writing. The way you summarise and presented the piece of information that is spectacular. It appears you have very detailed information with regards to the topic of the post.All the people has the capability to write, but the way the contributor of piece of writing has got written it’s simply might need time and visualization. Not everyone can publish with brilliant ideas neither visualization but you really have done a great job.I am really curious and would love to visit again and read your postings.
Hi! Thank you very much. I hope I won’t disappoint you. L.
This put up is certainly brilliant, My partner and i will certainly re-visit a lot more and search for future
articles from you.
Hello dears, thank you, and wellcome among our guest! We’ll always appreciate your comments!
Devi accedere per postare un commento.